Realizzare un buon drenaggio in giardino
Avete mai avuto problemi di ristagno di acqua in giardino?
Io avevo un grosso problema di ristagno d’acqua in un parte del giardino a causa di un terreno per nulla drenante (lo capite dal colore che il terreno ha sotto la superficie: se il terreno è molto scuro, probabilmente avete uno strato molto argilloso e compatto che non lascia filtrare l’acqua), con l’aggiunta di un’errata pendenza, che impediva all’acqua di scorrere via, ammalorando, oltrettutto, il muretto a confine (con risalita di umidità sulla fioriera in muratura e conseguente distacco di vernice e intonaco e sgradevole effetto estetico).
Per risolvere il problema, ho proceduto così.
In primo luogo, ho scavato il tracciato dove avevo deciso di alloggiare il tubo drenante (è un tubo traforato che lascia penetrare e fuoriuscire l’acqua), tenuto conto dei punti dove si verificava il ristagno di acqua.
Lo scavo deve avere una profondità media di circa 70 cm, tenendo presente di dare un minimo di pendenza al tracciato (per evitare che l’acqua ristagni nel tubo), dato che nello scavo deve esserci lo spazio per posare lo strato di ghiaia e il tubo drenante e, poi, deve rimanere un sufficiente spazio per la stesura, a livello, dello strato di terreno finale dove crescerà il prato.
Successivamente, ho posato sul fondo del tracciato uno strato di “tessuto non tessuto”, lasciandone ai bordi una sufficiente quantità per poterlo ripiegare sul tubo drenante in un secondo tempo. Questo tipo di tessuto ha la doppia finalità di lasciare scorrere l’acqua ma, nel contempo, di proteggere il tubo drenante dalle particelle di terra che, con il tempo, andrebbero ad intasare i fori del tubo e, quindi, ne vanificherebbero la presenza.
Effettuato questo passaggio, ho posato all’interno dello scavo, sopra il tessuto, uno strato di ghiaia piuttosto grossa, per circa 10 cm di spessore.
A questo punto, con la parte di maggiore fatica alle spalle, ho posato il tubo drenante (nel mio caso ho dovuto aggiungere un tombino di raccordo, avendo due tubi nella prima parte del tracciato per permettere la raccolta dell’acqua nei punti critici che avevo individuato e, poi, un solo tubo di uscita nella parte finale del tracciato).
Ho, quindi, ricoperto il tubo con un altro strato di ghiaia di circa 10 cm e, poi, ho ripiegato il “tessuto non tessuto” sopra la ghiaia e, infine, ho ricoperto il tutto con il terreno in precedenza rimosso.
Infine, non restava che passare alla fase divertente di ricostruzione del prato, mediante la posa di uno strato di nuovo terreno a grana fine (circa 10/15 cm) per la successiva posa delle sementi di erba, la livellatura corretta del terreno (dandogli una pendenza adeguata a permettere il deflusso dell’acqua), la posa delle mattonelle del passaggio pedonale, la rastrellattura finale e la semina del futuro prato.

Settimo step: posa dello strato di terreno finale, con livellatura e contestuale definizione delle nuove altezze delle aiuole
Non restava, quindi altro che attendere che madre natura facesse il suo corso … ed ecco il risultato finale!
Non vi dirò che è stato un lavoro facile perchè ho sudato le famose “sette camicie”, ma il risultato fa dimenticare la fatica fatta e l’estetica ripaga ampiamente degli sforzi sostenuti.
Se avete domande su come eseguire correttamente un lavoro di drenaggio, scrivetemi!
Cercherò di aiutarvi al meglio per evitarvi gli errori più comuni (che anch’io ho commesso, non avendo esperienze precedenti) che vi potrebbero far perdere tempo e – soprattutto! – far consumare inutili energie.
Ciao, complimenti per il lavoro svolto. Devo fare una cosa del genere anche io e mi sorge una domanda. Ma il tubo, dopo le giunzioni, dove va a scaricare? Dove porta l’acqua in eccesso raccolta? scarica in una fogna in fosso dove? grazie Antonio (RE)
Ciao Antonio, grazie per i complimenti!
Il tubo dovrebbe scaricare in una sorta di pozzo perdente: dovresti fare, in fondo al percorso, un pozzo piuttosto grande, strutturato con un fondo di sassi, che possa smaltire l’acqua trasportata via dal tubo. In alternativa, se hai vicino un pluviale o un altro condotto (sempre tenendo conto, naturalmente, della loro portata d’acqua, per non ingolfarli), puoi collegarti a quello.
Nel mio caso, il terreno finiva in discesa e c’era già uno scolo laterale per il passo carraio e, quindi, me la sono cavata canalizzando il flusso d’acqua fino a li.
Buon lavoro, allora!
Fammi sapere com’è andata!
Io ho sudato parecchio, ma il risultato c’è stato e non ho più avuto ristagni.
Ciao
Alessandro
Ciao, complimenti per il lavoro svolto. Ho un lavoro molto simile da fare, mi puoi gentilmente indicare che tipo di tnt hai usato?..io ho quello per coprire le piante ma non so se può andare bene..
Grazie in anticipo
Grazie per il complimento. Si, quello per coprire le piante va bene. Deve essere poroso ma abbastanza fitto da non far filtrare terriccio.