Si fa presto a dire prato… (Part I)
Tutti noi sognamo un prato fitto e di un bel colore verde, “all’inglese” oppure anche “solo” all’italiana, ordinato, compatto, soffice, bello da vedere e da godersi nella bella stagione.
Ma tra il sognare e il fare, ci sono – si sa – numerosissime variabili, che possono rendere ardua l’impresa.
Avete mai provato a realizzare, con le vostre forze, un prato nel giardino di casa?
Io l’ho fatto per la prima volta un paio di anni fa e, sebbene mi sia divertito moltissimo (l’emozione di alzarsi una mattina e vedere un bagliore verdognolo laddove, fino a poche ore prima, c’era solo una distesa marrone, è impagabile!) non è stata una passeggiata!
Prima, però, di raccontarvi la mia esperienza, permettemi una breve digressione.
Mentre stavo “studiando” le tecniche migliori per realizzare il mio prato, mi sono imbattuto in alcuni tutorial, nei quali si vedevano compassati “uomini della strada” (cioè, persone comuni, non giardinieri professionisti) zappare, rastrellare, pulire il terreno, seminare e compattare il terreno, senza neppure un rivolo di sudore o un cenno di fatica, addirittura vestiti con abiti del tutto normali, quasi pronti per uscire a fare la spesa!
Ne ricordo almeno uno, nel quale c’era un uomo che zappava, se ricordo bene, addirittura in jeans!
Quando l’ho visto, ho pensato “beh, allora…non dev’essere tanto faticoso”.
A posteriori, posso dirvi una cosa: non credetegli!
Ciò che voglio dire è: seguite pure il tutorial per avere un’idea di come si esegue il lavoro, ma non illudetevi che sia un lavoro riposante o anche solo di leggera esecuzione.
Diamo, tuttavia, il beneficio del dubbio all’autore (o agli autori) di questi tutorial e speriamo che la loro rappresentazione ottimistica di un uomo sorridente e spensierato che vanga la terra con la medesima facilità con cui una mamma taglia una fetta di torta al compleanno del figlio, sia solamente dettato dal desiderio di non spaventare l’incauto neofita che decide di buttarsi nell’avventura!
Io l’ho fatto – e sono contento di essermi cimentato – ma confesso che, se avessi immaginato quanta fatica sarebbe stata richiesta per rendere una, tutto sommato, piccola area di terreno un bel prato verde, sicuramente sarei stato un bel po’ meno … sfrontato!
In ogni caso, un’avventura è, per definizione, una qualcosa che decidi di iniziare senza ben conoscerne i contorni ma con il desiderio di volerla portare a termine, costi quel che costi, per poter godere dell’esperienza ed esserne orgoglioso e anche perchè un giorno, appunto, ti potrebbe venir voglia di raccontarla.
Dunque, dicevamo, due anni fa ho buttato il cuore oltre l’ostacolo e mi sono – del tutto incoscientemente – lanciato nell’impresa.
Come è andata?
Seguite i miei prossimi post per un resoconto completo!
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