Si fa presto a dire prato… (Part III – Il nuovo prato!)
Eravamo rimasti all’astuzia per la creazione del vostro nuovo prato.
Dunque, come vi spiegavo, l’uomo comune è molto diverso dal baldanzoso e capace giardiniere dei tutorial, che con gesti lievi e ben calibrati, vi tira il terreno liscio come un biliardo in men che non si dica.
So che lo intuivate già da soli perchè siete lettori perspicaci.
Quindi, potete ben immaginare come, dopo che il povero gardener alle prime armi ha zappato, dissotterrato sassi, setacciato il terreno, rastrellato il terriccio, trasportato i sassi grandi e piccoli altrove, sia così stanco che vorrebbe solamente passare alla parte più entusiasmante della sua piccola (ma per lui grandissima) opera: la semina del nuovo prato.
Però…però…lo vede, il giovane gardener, che ci sarebbe da ripulire ancora un po’, passare qua e là il rastrello, chinarsi per raccogliere quel mucchietto di sasssolini laggiù che, poi – già, si sa – se restano lì, rischiano di vanificare il suo ben comprensibile desiderio di avere un bel prato fitto.
E, quindi, che fare?
Accettare l’imperfezione o sudare altre 7 (diciamo 5, per essere ottimisti) camicie e fare un lavoro ben fatto?
E perchè – allora – non prendere al garden più vicino un bel po’ di terra nuova, da posare sopra quella già lavorata, come strato aggiuntivo, su cui posare i semi?
Il risultato?
Eccolo!
Ed alla fine di tutto… finalmente lui… il mio nuovo prato!
Buon nuovo prato a tutti!
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